Così la Coppa Italia è andata. Era prevedibile visto che oggi tra Roma e Inter c'è un dislivello tecnico che basta guardare i due gol, di pregevole fattura, per capire che stiamo su pianeti diversi: però l'approccio mentale , la cattiveria agonistica e la fame di risultati queste cose un tifoso le può chiedere, una società può chiederle. E anche una parità di trattamento da parte degli arbitri la Mia Roma deve pretenderla.
Qui nessuno sta pontificando che se avessero fischiato il fallo di Vidal sarebbe cambiata la partita, ma specie dopo lo scandalo di Roma Genoa il Var ieri dormiva: forse le temperature di San Siro mettono torpore, oppure il calcio e i poteri che lo comandano ti hanno sbeffeggiato in faccia che non conti: che i tuoi giocatori vanno "educati" a suon di gialli e rossi ridicoli quasi a consigliarli che quei colori li portano rogne meglio lasciarli solo ai cartellini.
E al tecnico che ha stravinto più di tutti dirgli che qui no, qui non è possibile. A Roma non solo non si può vincere ma non si deve neanche provarci: guardate che poi i campioni che non arrivano, i cambi dirigenziali, i malumori, i portasfiga sono tutte conseguenze naturali. Però noi abbiamo Mourinho che e' il vero fuoriclasse di questa squadra al quale mancano 11 Mourinho in campo: gente che traduca la sua ribellione, il suo coraggio e la schiettezza intellligente e la sua enorme personalità in cross, ripartenze, contrasti, dribbling, tiri parate e gol.
11 Mourinho che entrino in campo con quello sguardo che ha lui che guardi dritto negli occhi l'avversario con fierezza e senza timore.
Cosa darei se con Mourinho oggi ci fosse Daniele, Francesco, Kevin o Radja: quel mix di talento personalità e carattere, perché il calcio necessità di esperienza mista ad ardore giovanile. E' un mix di cose che Mourinho
conosce come pochi.
Daje
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Febbraio 2022, 15:13
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